mercoledì 31 dicembre 2014

M come Mercoledì trentuno dicembre Duemilaquattordici!

M come... Mercoleditrentunodicembreduemilaquattordici! E così, anche quest'anno, come da calendario, sta per terminare. Tra giorni lieti. E giorni tristi. Sorrisi, risate. Magari anche dolore e lacrime. In un susseguirsi di attimi. Di istanti. Che chiamiamo giorni. E diventano anni. Che...

lunedì 29 dicembre 2014

M come Morbida torta con mele e pere!

M come Morbida torta con mele e pere! Deliziosa se gustata tiepida. E' fondente e necessita di una forchetta per essere mangiata. Rimane umida. Ma compatta e leggera. A me piace tanto offrirla come merenda oppure come dopo pranzo o cena col caffè. Vi lascio la ricetta. Per teglia da 24/26 cm. Preriscaldare...

venerdì 26 dicembre 2014

M come Magica Sabbia Cinetica!

M come Mani in pasta!  Meglio, M come Mani nella sabbia! Il 26 dicembre. Grazie alla scatola meravigliosa di sabbia M come magica! Sabbia in movimento! Candidato da M as Me come Miglior regalo Natale 2014,  trovato sotto l'albero di M as Me, direttamente dalla Svezia, ecco...

mercoledì 24 dicembre 2014

M come Magia della Vigilia di Natale!

M come Magia!  Fino a quando al mondo ci sarà qualcuno che crederà che in questa notte  qualcosa di magico succederà, varrà la pena di continuare a sognare!  Che in questi giorni di festa ci siano cuori pieni di amore e non solo pance piene di cibo.  Che si possa ascoltare...

M come Mercoledì! Merry Xmas!

M come Merry Christmas! Buon Natale. Merry, in inglese, suona un po' più come "festoso", "lieto", "vivace", "piacevole". Si festeggia il 25 dicembre e si celebra, da almeno quasi duemila anni,  per ricordare la nascita di Gesù. La venuta di Cristo sulla terra. Christmas! A me piacciono...

martedì 23 dicembre 2014

M come Menorah!

M come Menorah!  Il mio candelabro. A cui tengo moltissimo. Dono della mia quasi "Mamma per la legge". (In pratica suocera, ma suona proprio male considerando che lei è una delle Mamme più dolci e strepitose e simpatiche e affascinanti che io abbia conosciuto e pur non essendolo mai...

mercoledì 17 dicembre 2014

M come Mercoledì. Me lo sentivo...

M come Me lo sentivo. 

Io al supermercato meglio che non ci vada. Preferisco fare la spesa in centro.

Ma avendo necessità urgente di alcuni articoli ed il camion giallo col pomodoro previsto solo dopo due giorni, decido di recarmi al Centro Commerciale con la Sedicimesenne. Non avrei perso tempo tra le corsie. Entro.
Recupero le emergenze. Tutte impilate tra spalle e braccia. 

E già questo sarebbe stato sufficiente per la nomination a furba del mese del reparto salami (salumi). Un cestino con le rotelle? Ma io #celapossofare.


Tutto fila liscio. Vado in cassa. Ovvio non mi serve il sacchetto e non ho la tessera.
Passo indenne anche questo ostacolo e con fare deciso varco la porta dell’uscita. Mi dirigo alla macchina.
Sento qualcuno che chiama “Signorina! “. Non mi giro. 

Oramai oltre a darmi del lei, mi becco pure della signora. 

“Signorina!”. Saranno state le All Star borchiate. I jeans.
O il capello fresco di messa in piega (dietro liceo davanti museo).
Sta di fatto la signora ce l’aveva con Me.
Sfodero il sorriso di chi ha iniziato la giornata per il meglio e si è presa della signorina a 40 anni.
Ignara chiaramente di quello che l’aspettava.


“Signorina mi può aiutare?”.

 “Certo, se posso”.


Sempre in equilibrio con pacco pannolini e ed O sull’anca e due bottiglie di tè in vetro, il mio preferito al quale non ho potuto resistere, mi metto in ascolto.


“Signorina non trovo la macchina” mi viene detto in evidente e marcato dialetto brianzolo con accento tipico canturino.
Io, col mio italiano e senza poter utilizzare il mio dialetto scolastico ormai polveroso da quando sono morti i nonni, avrei voluto dire e sottolineare alla signora che probabilmente, come spesso capita, non ci si ricorda dove la si è parcheggiata.
Ma la signora mi dà convinta di nuovo della signorina e insiste che non trova la sua macchina, pertanto sfodero un più ruffiano e diplomatico:
“Pensa gliel’abbiano rubata, Signora? (Come no?!!?). Non si agiti che risolviamo”.


“Signorina era una Seicento grigia metallizzata targata XY”.
Caspita sa pure la targa e non si ricorda dove l’ha parcheggiata. Andiamo bene.


Guardo veloce tra le macchine. Ovvio tutte grigie (varie tonalità e bianche).
“Signora si ricorda da dove è entrata? Magari ha parcheggiato vicino all’ingresso che ha usato”.
Tra l ‘altro non c’era molta gente e molti posti erano vuoti.
“Signorina (ecco ormai sapevo che era un mero intercalare) mica me l’avranno rubata?”.
Ma anche no. Il mio era un pour parler per non dirle spudoratamente che non si ricordava dove l’avesse messa ‘sta macchina. Ma se la macchina avesse avuto un quarto dell’età della signora, avrebbe sicuramente vent’anni.
Acceno a un “Tutto può essere, ma penso di no. Proviamo a cercarla.” Ecco.
La signora da questo momento, offesa per la mia supposizione, non mi rivolgerà più la parola iniziando con Signorina. “Cosa dice? Ma le pare che io non sappia dove parcheggio la macchina?
Tutte le mattine vengo qui al bar per il caffè con le mie amiche”.
“No Signora, non mi permetterei mai. Mi scusi. Cercavo solo di trovare una soluzione. A me capita di dimenticarmi dove parcheggio”.
“A voi giovani capita. Mica a me.” 

Anche questo “voi giovani” ha contribuito al plagio. Si sappia.
“Certo. (Come non le capita mai?!?!) Vuole che proviamo a chiedere alla guardia giurata che staziona all’ingresso se ha visto movimenti sospetti o una Seicento grigia metallizzata che vagava per il parcheggio”?
“Ecco vada a chiedere, vengo con lei”.
Insomma per farla breve la mia sosta e la mia permanenza nel parcheggio è durata più di mezz’ora con la signora ultraottantenne al seguito. Nel frattempo mia figlia si era scolata mezza bottiglia di tè.
Felice dei giri sull’anca della madre.
La guardia, più ortodossa di me ha sputato in faccia l’amara verità alla mia Signora.
“Ma la cerchi, non si ricorda sicuramente dove l’ha parcheggiata.

Quale Carabinieri! “.

Perfetto. Oramai c’era chi era odiato più di me. 

Torno signorina e gentilmente quasi in lacrime, mi viene chiesto di girare per il parcheggio per trovare la Seicento.
La signora è offesa. Un po’ triste. 

E le dico di aspettare che mi faccio una camminata.
Con figlia sempre sull’anca. E la spesa sottobraccio. 

Nulla di fatto. Non c’è ombra della Seicento.
Nemmeno mezza. Torno dalla signora. Abbastanza delusa per non aver trovato la sua macchina e soprattutto per aver dubitato che si fosse solo dimenticata dove se l’era parcheggiata.
Pure io che dubito di una nonnina. Che si ricorda pure la targa. 

Io, per dire, quella della mia auto non la conosco.
“Signora ci pensi bene, di solito dove la parcheggia?”. Ricominciamo.
“Signorina, mi creda, sempre qui. Venga. Ho il tagliando arancio per mio marito, qui nello spazio giallo. La parcheggio sempre qui”. Ci rechiamo e nello spazio giallo e c’è una Micra di almeno un altro quarto dell’età della signora.
Vedo che le si illumina il viso. Sorride. Estrae le chiavi e le infila nella serratura. Sale. L’avvia.
Abbassa il finestrino: “Signorina grazie. Ha visto che non mi ero dimenticata dove l’avevo parcheggiata?”.
Oramai siamo amiche e mi permetto: “Sì ma questa non è una Seicento!”
“No. È la Micra di mia sorella. La mia Seicento è dal meccanico”.
No. Non #celapossofare. Mi ha fatto cercare per mezz’ora la Seicento scordandosi di essere uscita in Micra!
Se solo non mi fossi fatta plagiare dal Signorina! È stato quello che mi ha fregato.
E lei, ha fatto un po’ come uscire in Ferrari e cercare la Porche!
Peccato che l’abbia fatta cercare a me, la Porche!
Lezione assolutamente imparata: se qualcuno mi chiama signorina e parla il dialetto canturino al parcheggio del Bennet, non si sta ovviamente rivolgendo a Me!
Buon mercoledì!
“Em es mì”

domenica 14 dicembre 2014

M come Mi sembrano gustosi! Pizzoccheri!

M come Mi sembra un gustoso ed incoerente modo di terminare una nebbiosa domenica di metà dicembre. 
Dopo aver letto i miei due nuovi tomi su "I cibi più sani al mondo" e "Cosa mangiare", 
e aver considerato le innumerevoli ricette deliziose, naturali e sane, rifletto.
E decido di preparare: i Pizzoccheri!



Un piatto tipico della Valtellina che a noi piace molto. 
Pasta di grano saraceno. Formaggi di alpeggio. Verdura, molta. Fagiolini. 
Coste. Patate. Zucchine. Verze. Erbette. E salvia. E burro.
 #celapossofare a concludere questa giornata. 
In perfetta e consapevole ipocrisia. Ma appagante e piena di piacere. 
Non li ho trovati citati nei libri ma solo perché probabilmente (e solo per questo, il fatto che ci sia un po' di burro non c'entra nulla) è un piatto territoriale ed italiano. 
 Buona serata! #masme #me #pizzoccheri

sabato 13 dicembre 2014

M come Mondo! La Svizzera!

M come Mondo.
 Zona di confine. Como. Noi comaschi andiamo in Svizzera. In 5 minuti. 
Ed ha sempre il suo fascino poter espatriare. 
Anche solo per andare alla Coop.
 O a far fare un giro sul trenino del Villaggio di Babbo Natale alle bimbe. 
Buona giornata di luce. Buona Santa Lucia! 
Anche alla mia Sofia bergamasca! #celapossofare #masme #me

mercoledì 10 dicembre 2014

M come Mercoledì! Via Matteotti e i suoi negozi!

M come Mercoledì. Come anticipato, nuovamente in Via Matteotti! E questa volta per ripercorrere insieme i negozi e le attività che negli anni si sono susseguiti! Oramai mi sto appassionando! A questa Via e alle sue storie! Spero questa sia una possibilità di condividere i ricordi preziosi che magari...

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