mercoledì 3 giugno 2015

M come Mercoledì e questa moda...


M come Mercoledì e questa moda dei "Tag"!

Che continuo a non comprendere.
Ma che continua ad andare per la maggiore 
su tutti i muri e i giochi e le vetrine della nostra città.
Ripropongo il mio articolo in merito alle scritte.
E allego le foto delle recentissime scritte apparse in città.
Perché?
Davvero, perché?
Non sono disegni.



Ho letto e mi sono informata in merito ai Tag 
(così si chiamano queste firme per definire un proprio territorio).
Ma non riesco a trovarne un significato che ne giustifichi il proliferare.
Sarò fuori moda.
Sarà che dedicare un altro mercoledì a questo fenomeno mi mette un po' di desolazione.
Ma vorrei una risposta.
Ecco le foto.





Cosa mi rappresentano quelle scritte?
E continuano a farne di nuove.

Ecco l'articolo.
Modificato.
Più duro.
Più arrabbiato.

"M come Me lo potete spiegare?"

Sarà che, probabilmente, mi separano trent’anni dagli autori.
Sarà che mi piace l’arte e in questo caso io non ci trovi nulla, 
ma proprio nulla, di artistico.
(Altro discorso sarebbe per i graffiti o i murales)
Sarà che ho provato a trovare delle definizioni diplomatiche, 
ma alla fine l’unica parola che trovo consone sia 
atto vandalico.
Sarà che a me che Mary ami Anto e che Ale voglia bene a Sara non mi interessi proprio nulla e che soprattutto le parolacce viste e lette forzatamente inoltre, mi disturbino moltissimo;
sarà che faccio addirittura fatica a leggere quelle firme lasciate ovunque: 
ma io vorrei che qualcuno mi spiegasse 
cosa possa spingere delle persone a scrivere sui giochi, 
sulle panchine, sui cartelli stradali, sulle saracinesche, 
sulle vetrine e sui muri tutte quelle parole!

No, davvero, me lo potete spiegare?
Nomi. Firme (i famosi Tag). Date. Parole e parolacce.
Così, per imbrattare un cartello e uno scivolo e un muro.
Così, tanto per rendere una città già in decadenza, 
addirittura fatiscente.
Perché così, la città già poco rispettata, possa risultare ancora più desolata e deturpata.
Così, per marchiare un territorio (per chi? e per cosa?) lasciando la propria firma spesso illeggibile.
Chi non ha nulla da fare di più divertente che lasciare messaggi senza nemmeno un grande senso, o un tag, praticamente ovunque?
Non sono scritte romantiche. 
Non sono scritte sagge o polemiche. No.
Non sono firme di protesta.
Non sono messaggi alla popolazione.
E nemmeno di ispirazione.
È una scritta. Un segno. Un qualcosa che davvero semplicemente rovina il poco bello che ci rimane. 
E dona l'idea di sporco e di degrado.
Almeno valesse imbrattare una parete della casetta del parco per lasciare un messaggio di qualsiasi natura. Con un senso.
Le trovo proprio antiestetiche. Brutte. Di cattivo gusto. 
Queste (o questi?) Tag.
Simbolo di mancanza di senso civico. Di maleducazione.
Incomprensibile atto di estrema inciviltà è pasticciare qualsiasi cosa ci capiti davanti con la vernice spray.
Altrettanto incomprensibile come per anni siano rimaste lì, quelle scritte.
Senza che nessuno le pulisse. Quasi ad autorizzare altri a fare lo stesso.
Tanto dei bambini e dei cittadini tutti, chissenefrega.
Si abitueranno al brutto. Al degrado. 
All’inciviltà come ben sopportata e soprattutto garantita.
Mi mette un’enorme tristezza girare per la città.
E vederla tutta imbrattata.

Vorrei davvero che qualcuno mi spiegasse due cose:

1. cosa può spingere un giovane a lasciare messaggi sui giochi (sulle panchine, castelli, scivoli, cestini, fontane) di un parco. 
E sui muri della città. Sui cartelli. Sulle vetrine.

2. cosa mi rappresentano tutti quegli scarabocchi

Pensavo... perché non si inventa una App e come con Foursquare si lasciano i segni ed i tag attraverso la tecnologia e i check in?
Una specie di tag virtuali.
Considerate l'idea. Fossi più tecnologica la produrrei io stessa.
Ringrazio fin d’ora se qualcuno mi risponderà.
E sperando che, se l’amministrazione provvederà alla pulizia o alla copertura di tali scritte, a nessuno più in un momento di noia, venga in mente di scambiare un gioco o un muro per un foglio o una tela!
Nel rispetto della liberà di espressione, troviamo davvero una soluzione che rispetti il diritto di una città a rimanere pulita e decorosa.
Ringrazio ed auguro un buon Mercoledì,
M as me!


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