M come Maleducazione!
Mancanza di senso civico.
Ritengo che una città, per essere vivibile e bella,
debba essere vissuta e resa tale, anche e soprattutto, dai cittadini.
La città ci appartiene. E' di tutti.
E dovrebbe essere una priorità rispettare le norme che la regolano.
Per il proprio benessere e per quello dei propri concittadini.
Oggi, approfittando della mia rubrica,
scriverò di come i sociologi ritengano che
"il livello di benessere di un paese è più alto,
le istituzioni (comuni, province, regioni) funzionano meglio,
la sanità (e in generale i servizi pubblici) funzionano meglio,
se i cittadini sono mediamente più soddisfatti della propria esistenza.
La sfiducia, al contrario,
provoca indifferenza e, in alcuni casi, addirittura
atteggiamenti predatori verso gli altri e le risorse pubbliche".
Per cui, in breve: io cittadino sono felice se intorno a me trovo atteggiamenti positivi, un'amministrazione attiva e propositiva, dei controlli e delle sanzioni giuste,
e questo mio benessere verrà considerato come contributo per questa serenità collettiva.
Pare stupenda questa teoria. In pratica?
Camminando per la città mi ritrovo ad evitare escrementi di cani.
In continuazione. Di ogni forma e dimensione.
Per la via del centro cittadino trovo quotidianamente proprietari di cani che tranquillamente fanno fare pipì sui vasi fuori dai negozi, sui gradini degli ingressi delle attività commerciali, sui muri.
Ai giardini pubblici girano cani senza guinzaglio. Senza museruola. Di qualsiasi taglia.
Le cicche (gomme da masticare) rimangono appiccicate sul suolo pubblico.
Se non si attaccano a suole o passeggini.
Nei parcheggi dei disabili parcheggiano o sostano persone che non ne hanno il diritto.
Nei parcheggi del centro sostano macchine senza pagare l'importo richiesto.
Ovunque ci sono automobilisti che parcheggiano dove non si deve.
In divieto di sosta. Sui marciapiedi.
E pur attraversando il centro, sfrecciano auto/moto/autobus a velocità improponibili.
Una violazione continua del codice della strada.
E una mancanza enorme di rispetto per gli altri.
Scritte sui muri. Spesso pasticci o frasi incomprensibili.
Carte per terra. Bicchieri e bottiglie abbandonate. Fazzoletti di carta.
Penso che se chiedessi ad ognuno di voi di segnalare un comportamento che leda la vostra libertà, sono certa me ne citereste molti altri.
L'elenco è lungo.
E la colpa non è sempre e solo delle istituzioni. Ma personale.
Tante piccole infrazioni che rendono una città meno decorosa.
Perchè non proviamo nel nostro piccolo ad iniziare per primi a contribuire attivamente al miglioramento della nostra città? Appelliamoci al nostro senso civico!
Bimbi, ragazzi, giovani, adulti, anziani. Io. Voi.
Nessuno escluso.
Se ognuno di noi riuscisse ad evitare un comportamento al giorno di inciviltà, e far notare a chi invece ne commette uno di essere in torto, chi ci guadagnerebbe?
Per i sociologi, ed io concordo con loro, tutti noi!
E la città stessa. Che è nostra!
Tutto ciò che è pubblico, appartiene alla comunità.
E' un privilegio enorme poterne usufruire.
E' nostro diritto averlo bello e curato.
E' un nostro dovere contribuire a mantenerlo tale.
Le strade sono nostre.
Manteniamole pulite non gettando rifiuti e mozziconi in giro e imbrattando muri e portoni.
Raccogliamo i bisogni dei nostri cani. Evitando che facciano pipì ovunque.
Abbiamo grandi parchi e molti alberi.
Magari anche a loro piacerebbe scaricare lì!
Teniamoli al guinzaglio.
Rispettiamo i semafori, le strisce pedonali (che non sono decorazioni inutili e sbiadite),
i limiti di velocità, i divieti di sosta, i posti per i disabili, quelli per le mamme.
Non ostruiamo il passaggio delle persone o delle carrozzine o dei passeggini sui marciapiedi,
o degli ingressi pedonali delle case, o dei passi carrabili.
Paghiamo la sosta. Anche se per 10 minuti. Sono 20 centesimi.
O usiamo i parcheggi coperti che offrono i primi 45 minuti gratis.
E ci permettono di fare due passi in più.
Che ci fanno bene. Come raccontavo lo scorso mercoledì.
http://masmemarina.blogspot.it/2015/01/m-come-mi-porti-scuola-piedi.html
Apprezziamo e manteniamo usufruibili gli arredi urbani.
Cestini, panchine, giochi, parchi, lampioni.
Spesso in cattivo stato perché volontariamente rovinati. E che peccato per tutti!
Insegniamo ai nostri figli il senso del bello! Del rispetto!
Di come ci si deve comportare per avere ed essere parte di una città e di una comunità serena.
Che cresce e cammina insieme. Che protegge. Che non insulta. Che difende.
Sarebbe positivo per tutti tessere questa rete di concittadini "amici" e rispettosi.
Gireremmo più sicuri. Tutti quanti.
Secondo i sociologi questo tipo di città proteggerebbe anche da aggressioni
e da violenze e, anche i malintenzionati, che sarebbero pochi e molto mal visti, magari ci penserebbero e si convertirebbero! O almeno sarebbero meno tentati ad agire.
Se il mio atteggiamento generale verso gli altri è di diffidenza, contribuirò a rendere questo processo verso il benessere, più difficoltoso.
Al contrario, se il mio atteggiamento è di fiducia verso gli altri,
allora mi impegnerò io per primo a fare del mio meglio ed il mio comportamento avrà anche un effetto di stimolo sull’altro.
Sarà la mia predisposizione al senso civico,
a trasmetterne un po' agli altri.
Una rivoluzione e una cooperazione con il fine comune del sostenersi e del voler contribuire ad una città migliore.
Per ottenere questo, oltre al supporto e al controllo e alle manutenzioni da parte del Municipio,
noi come singoli cittadini possiamo davvero cominciare e pretendere e donare gentilezza.
Collaborare. Rifiutare violenza e risposte arroganti.
A volte un sorriso ed una ammissione di colpa se si è in torto e ce lo fanno notare, permettono di farsi anche perdonare e la prossima volta stare più attenti.
Sostenere le forze dell'ordine. Segnalando e cercando collaborazione.
Non collaborano loro per primi? Segnalare.
Parlare. Scrivere e farsi per primi portavoce di malesseri e necessità.
Con educazione esporre il proprio punto di vista. Raccontare.
Portare a conoscenza di un problema Sindaco e giornali.
E quindi coinvolgere la comunità tutta.
In questo i gruppi Facebook aiutano. Anche se spesso ci si perde in polemiche sterili.
Evitare di diventare giudici e avvocati difensori. Ci sono delle regole e delle norme.
Vanno rispettate. Tutti devono rispettarle! Non le rispetti?
Un tuo amico non le rispetta? Io non le rispetto?
Ecco. Siamo tutti in torto. Abbiamo infranto la legge.
Non ci sono giustificazioni. E basta.
Il resto sono inutili parole. Abbiamo violato la legge.
Anche se per 10 minuti parcheggio la macchina dove non dovrei. Sono in torto!
Impegnarci in attività di volontariato a sostegno di associazioni caritatevoli o culturali o di propaganda dell'educazione civica o di sviluppo del territorio.
E diventiamo orgogliosi testimoni delle nostre tradizioni e celebrazioni.
http://www.procantu.co.it
E siamo per primi noi tutti,
i cittadini che vorremmo!
i cittadini che vorremmo!
Esprimiamo dovere, senso civico,
rispetto delle leggi e delle regole (tutte!!!),
educazione, gentilezza.
E forse potremmo eliminare la maleducazione.
E rendere migliore la nostra città,
che è fatta soprattutto da chi la vive!
Noi!
Buon Mercoledì,
M as Me
Grazie ai tanti concittadini che ogni giorno sono educati e gentili dimostrando non solo senso civico, ma anche di essere persone in grado di apprezzare ciò che viene loro offerto e di contribuire al benessere generale della comunità dove vivono!
Di cuore, GRAZIE a tutti voi!
Mi domandate in tanti: questa foto è vera. Nessun ritocco.
Sono io. E quello dietro è il muro di una palestra della città.
Quella in Via Diaz.
Dove c'è il campetto di basket.
Ho aggiunto "Scatter Kindness".
Spargere gentilezza!
E il disegnino dei soffioni e dei denti di leone.