mercoledì 23 settembre 2015

M come Madre! La grande Madre.







M come Madre!
M come Mostra!
Mostra a Milano intitolata La Grande Madre!

A Palazzo Reale. In Piazza Duomo 12.
Oggi, Mercoledì 23 settembre 2015,
 cercherò di raccontarvi una mostra.
Che è un po' come "ballare sull'architettura".
Praticamente impossibile.
Ve la raccomando. Però.
Perché curata estremamente bene.
Da Massimiliano Gioni.
Completa e commovente.
Poderosa ed estremamente coinvolgente.

Gertrude Kaesebier. Adoration.
Foto Masme

E racconta di un amore estremo ed unico.
Come quello e solo di una Madre per i propri Figli.
Si sviluppa in 29 sale.
E attraversa la storia di questo legame attraverso l'osservazione attenta 
e le prospettive che l'hanno giudicata e trasformata.
Un amore dichiarato e rappresentato attraverso 
l'arte visiva, figurativa, scultorea, letteraria.
Ma anche vissuto ed interpretato da manifesti, video, installazioni, fotografie.
La Grande Madre offre un viaggio profondo e ampio 
di questo sentimento che va oltre la maternità. 
Raggiunge legami primordiali con la natura.
Si intreccia con miti e tradizioni di culture diverse.
Molti gli artisti presenti.
Tanti i pensatori e i critici che li hanno amati.
Ed hanno raccontato e parlato de La grande Madre.
Citarne alcuni tra i tanti è difficile: 
Edvard Munch, Freud, Marinetti, Rosa Rosà, Mina Loy, 
H. Hoch, Kafka, Duchamp, André Breton, Dalì, Frida Khalo, 
Lee Miller, Dorothea Tanning, Diane Arbus, 
Dorothea Lange, Marisa Merz,Sarah Lucas, Yoko Ono, 
Nicole Eisenman, Cattelan, Cathy Wilkes, Matt Mullican.

Nari Ward. The amazing grace.
Foto Masme

Dall'Ottocento fino alla seconda metà del Novecento.
Fino ad arrivare a noi.
Toccando storia e cultura attraverso 
anni di fermento e vivacità artistica mondiale.
Con protagonista La grande Madre.
Per terminare nell'ultima sala 
con uno spazio dedicato alla perdita, all'assenza e al ricordo.
Nulla è tralasciato. 
Tutta l'immensità ed il mistero vengono vissuti attraverso le opere presenti.
Ognuno di noi, in base alle sue conoscenze, 
alla sua storia, alle sue passioni, 
affronterà la visita di questa mostra e si soffermerà a riflettere 
e ad ammirare le opere che più attireranno la loro attenzione.

Matt Mullican. Sleeping Child.
Foto Masme

Termino riprendendo il concetto che descrivere le mostre è veramente impossibile.
E' arte. 
E ciò che trasmette rimane obiettivamente qualcosa 
di intangibile ma fortemente emozionale 
e presente sotto forma di energia ed esperienza personale.
Commovente ed entusiasmante.
Come solo l'amore. L'arte. La vita.

Se vi va, fino al 15 novembre.
La Grande Madre.
Buon mercoledì,
M as me

Con me è venuta mia figlia.
A lei ha colpito un film muto del 1900.
Bianco e nero.
Di Alice Guy-Blaché.
Un piccolo corto, di un minuto, in cui una "Fata dei Cavoli"
girando per un orto,
con un tocco di magia, dai cavoli, ne estraeva piccoli neonatini nudi.
Sono passati 115 anni.
E per una bambina del nuovo secolo,
è parso così strano che dei bambini potessero
credere che fosse la fatina a portare i figli.
Ma lo ha rivisto 20 volte.
Affascinata ed interessata e curiosa.
In ammirazione.
Anche questa è la magia de La Grande Madre!

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