mercoledì 4 novembre 2015

M come Mellito. Diabete di tipo 1






M come Mellito
Diabete Mellito di tipo 1

Novembre è il mese dedicato all'informazione sul diabete.
Nel mondo si vuole evidenziare quanto una cura sia auspicabile 
e quanto difficile sia la vita, nonostante un'apparente normalità,
 per chi è costretto a conviverci quotidianamente.
Il Diabete Mellito di Tipo 1, 
infatti, rimane ad oggi una patologia cronica
senza possibilità di guarigione.
Le associazione mondiali investono sia in ricerca, 
nella speranza di poterla un giorno rendere reversibile,
che in tecnologia per offrire a chi ne soffre,
 una convivenza la più semplice e gestibile possibile. 



Sapere esattamente di cosa stiamo parlando 
è il primo passo verso la consapevolezza per offrire sostegno 
e comprenderne la reale gravità.
Se non è tenuto sotto controllo, il diabete mellito di tipo 1, 
è ancora oggi mortale.
Colpisce milioni di persone in tutto il mondo in modo spesso casuale.
E solo dal 1982 esiste un'insulina sintetica in grado di non causare
ulteriori gravi problemi a chi ne fa uso regolarmente per sopravvivere.
E solo intorno agli anni Venti si è riusciti a produrla in laboratorio.
 Prima di questa grandissima scoperta, il Diabete di Tipo 1
 uccideva bambini e adulti che ne erano affetti.
Il diabete Mellito di Tipo 1 è solitamente diagnosticato in età infantile.

Libro edito da Giunti con AGD per spiegare il Diabete Tipo 1 ai bambini.

Si inizia ad esserne affetti nel momento in cui il nostro pancreas
 non produce più un ormone specifico chiamato insulina.
Il nostro corpo utilizza l'insulina 
per trasmettere alle nostre cellule il glucosio 
che è presente nel sangue attraverso il cibo che ingeriamo,
 e trasformarlo così in energia.
Senza insulina,
le nostre cellule, non ricevono zucchero (e quindi energia) 
e contemporaneamente ne rimane troppo nel sangue. 
Questo accumulo può provocare la ketoacidosi diabetica, 
che può divenire mortale. 
E causare gravi problemi ad occhi, cuori, fegato ed altri organi 
danneggiandoli nel tempo.
Il diabete di tipo 1 infatti causa problemi sia a breve che a lungo termine.


Se il nostro corpo produce questo ormone, 
tutto funziona perfettamente e l'equilibrio di glucosio nel sangue
 si stabilisce in modo naturale.
Nel momento esatto in cui però il nostro corpo dovesse decidere di non produrne più,
 solo attraverso l'introduzione dell'insulina sintetica,
attraverso delle siringhe o dei microinfusori 
(apparecchi di nuova generazione usati per evitare il continuo bucarsi degli aghi),
si potrà permettere il processo che trasforma lo zucchero in glucosio,
e trasferire lo stesso alle cellule.



Sembra quasi semplice,
ma nel quotidiano avere il Diabete di tipo 1 richiede il continuo monitoraggio,
sia di giorno ma anche durante la notte,
della quantità di glucosio nel sangue
(glicemia) e dei quantitativi di cibo introdotti
per poter gestire il proprio benessere
al fine di iniettare il quantitativo di insulina
necessario per mantenere un equilibrio glicemico nel sangue.
E non andare quindi in ipoglicemia o iperglicemia
che sono la causa principale di malessere e di gravi problemi
derivanti da questa disfunzionalità provocata dal Diabete di tipo 1.




Il diabete di tipo 1 non va confuso con gli altri due tipi di diabete esistenti
che non sono irreversibili e non sono insulina dipendenti.
Quello di tipo 2 è solitamente correlato 
a grande sovrappeso, anzianità e predisposizione famigliare. 
Quello gestazionale si presenta invece durante la gravidanza
 e bisogna controllarlo per il benessere di madre e nascituro.



Una diagnosi di diabete di tipo 1 è devastante sia per il paziente 
che per la famiglia intera.
Per ora non si guarisce.
Esistono dei trattamenti e delle abitudini che permettono però
la sopravvivenza ed una vita sana, 
ma gli accorgimenti e le attenzioni nei confronti del proprio corpo 
devono essere costanti e soprattutto mai sottovalutati.

Quindi,
il mio corpo produce insulina. 
Ed io non mi devo preoccupare di nulla. 
Il processo avviene naturalmente.
Ma ho grandi amici che invece, oltre ad una vita piena e completa, 
dietro a sorrisi, cene, jogging, vacanze, scuola,
devono dedicare tempo e attenzioni per permettere al proprio corpo di poter funzionare.
E non morire!
A volte diamo per scontato quanta perfezione 
si nasconda nei nostri meravigliosi corpi!
E proprio per questa incapacità di apprezzarne spesso il valore inestimabile, 
che ritengo importante ed opportuno informare 
su come potrebbe diventare la nostra vita 
nel momento in cui questi straordinari e naturali processi dovessero interrompersi.




Un bambino, un giovane, un adulto ed un anziano
devono controllare il livello di glicemia nel sangue
attraverso uno stick che viene sporcato di una goccia di sangue
e letto da una macchinetta.
In base al risultato si dovrà iniettare nel proprio corpo
una dose di insulina capace di ristabilire 
l'equilibrio di glucosio nel sangue.
Il Diabete non dorme.
Non va in vacanza.
E' incurabile ma controllabile.
E ha dipendenza costante dall'insulina.





Volti di bimbi normali che convivono con coraggio e forza
la loro vita con il Diabete di Tipo 1.

Che questo mese di novembre ci insegni che nonostante
la normalità, questa patologia rimane seria e cronica
e richiede un trattamento continuo e soprattutto
sosteniamo e abbracciamo
la speranza di una cura e di una guarigione.




Il 14 novembre sarà la giornata mondiale del diabete.
Anche a Como ci sarà un evento organizzato 
dall'Associazione per l'aiuto ai Giovani Diabetici Onlus
che opera a sostegno e in collaborazione
con i maggiori ospedali del territorio
e le istituzioni nazionali.
Sul loro sito 
trovate informazioni,
aggiornamenti, 
e riferimenti per una maggiore consapevolezza
relativa alla patologia diabetica in età pediatrica e adolescenziale
proponendo strategie di educazione rivolte ai pazienti
e alle loro famiglie.
Ha come scopo quello di consentire una gestione autonoma
del diabete mantenendo una normale qualità di vita.

Che questo mese di novembre porti consapevolezza
e possa raccogliere fondi per la ricerca,
informare e soprattutto richiamare al rispetto
delle tante persone affette che conducendo una vita spesso
normale e sana,
nascondono una patologia gravissima
ed irreversibile con cui, 
se non si troverà una cura,
dovranno convivere per il resto della loro vita.
A loro e alle loro famiglie arrivi il mio abbraccio
e la mia stima profonda per come riescono
a vivere magnificamente e normalmente
nonostante il loro Diabete di Tipo 1!

Buon Mercoledì
da 
M as me







1 commento:

  1. Grazie Marina per avere dato voce a tutti i diabetici sparsi per il mondo, soprattutto ai bambini e alle loro famiglie.
    Isabella Stefano Emma

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