M come Matteotti. Mercoledì con Me in Via Matteotti.
Che è il "Corso", la "Vasca", la "Zona pedonale", il "Fulcro", il "Cuore" della città di Cantù.
E' l'arteria principale. E' il collegamento tra Piazza Garibaldi e Piazza San Rocco.
Da una parte guarda verso Como. Dall'altra ci porta a Milano.
E' la via dove una volta c'era moltissimo fermento.
La strada dei negozi, degli alimentari, del primo bar pasticceria.
E' stato il primo "centro commerciale" di Cantù!
Destinazione per lo "struscio" pomeridiano, serale e domenicale per decadi di cittadini di tutte le età.
Luogo di scambio, di commercio, di passeggio, di incontro, di apertura, di evasione.
Non esiste canturino che non abbia percorso questa strada su e giù a piedi almeno molte volte nella sua vita!
E', ancora oggi, nonostante la fisiologica decadenza degli ultimi anni, un punto nevralgico per la città di Cantù.
Ipoteticamente, metaforicamente, urbanisticamente, storicamente e forse anche socialmente,
via Matteotti divide ed unisce un'intera città e molte generazioni!
Io la trovo ancora piena di fascino. Nonostante davvero abbia perso un po' del suo sfarzo di inizio secolo e soprattutto la sua destinazione principale a luogo di aggregazione e ritrovo e shopping per tutti gli abitanti di Cantù fino agli Novanta, rimane la via principale in un centro abitato piuttosto vasto territorialmente ed è ancora un riferimento importante per tutti noi.
Negli anni si è modificata. Si è trasformata. Si è purtroppo forse troppo poco adeguata.
Ed ha subito la crisi economica soprattutto dell'ultimo periodo storico.
D'altro canto anche i cittadini di Cantù hanno magari preferito i grandi centri commerciali al coperto sacrificando la via Matteotti ed il centro storico in generale.
Non vorrei scrivere banalità ma ho osservato, abitando in centro da oramai 3 anni, che le colpe di questo cambiamento, che la Via ha riportato e sta vivendo, vadano attribuite sia ai commercianti che ai cittadini stessi. Ma soprattutto credo, alla trasformazione della società e dei centri urbani.
Non scriverò certo novità per nessuno!
Nei vari gruppi di discussioni in merito a questo argomento ce ne sono state parecchie, non arrivando a capo di nulla.
Da una parte si gira meno a piedi, meno in bicicletta e si vuole il parcheggio comodo, largo e gratuito.
E se è vero che in centro oggi quasi tutti i parcheggi sono a pagamento, a due passi (e a veri due-minuti-due a piedi dalla nostra bella Via Matteotti)ce n'è uno che offre i primi 45 minuti completamente gratuiti.
Parlo di quello sotto la piazza delle Stelle, in Corso Unità d'Italia.
E penso che camminare faccia bene a tutti.
E comunque anche quando si parcheggia nei centri commerciali non è che ci offrano il parcheggio davanti al negozio che ci interessa!
Però qui abbiamo in più l'occasione di stare all'aperto e di vivere il centro storico.
Anche quando piove il percorso è veloce, senza pozzanghere e con ampi marciapiedi percorribili per raggiungere la nostra zona pedonale. E tutto in piano. Che a Cantù non è scontato!
Di altri parcheggi intorno ce ne sono. La domenica sono gratuiti.
Ed ecco che qui potrebbero entrare in gioco i commercianti che per favorire il ritorno dei cittadini in centro potrebbero adeguarsi e rimaner aperti la domenica pomeriggio.
Non solo nel periodo natalizio.
Non so se sia fattibile, ma sarebbe sicuramente una delle possibilità di concorrenza attiva ai centri commerciali coperti.
Ultimamente via Matteotti ha perso la vivacità e l'attività fervente che per anni l'hanno caratterizzata.
Credo che soprattutto ci voglia volontà e collaborazione da parte della cittadinanza che sono sia i cittadini e che i commercianti stessi.
Sicuramente entrambe le categorie ne beneficerebbero.
E come sarebbe bello che le molte botteghe vuote tornassero a riempirsi ed ad offrire la loro merce!
Ma io sono positiva e sono certa che in un futuro la nostra Via riprenderà ad animarsi.
Come nelle occasioni di attività organizzate ed eventi.
In cui davvero Via Matteotti ritorna ad essere affollata e piena di gente.
Come negli anni d'oro. Il periodo storico non favorisce grande prospettiva nell'immediato.
Ma sopravvivendo alla crisi economica, si potrà godere ancora in un futuro che mi auguro prossimo, di una zona pedonale tranquilla e allo stesso tempo viva.
Percorro avanti e indietro questa via. Più volte al giorno.
Ci sono le corti restaurate. Ci sono i negozi storici.
Alcuni nuovi. Altri recenti ma che oramai sono parte della Via oramai dagli anni Ottanta.
La mia memoria personale parte dalla fine degli anni Settanta.
Però la mia Nonna, nativa di Badia di inizio secolo scorso, e canturina orgogliosa, mi ha sempre raccontato aneddoti ed episodi di una Via Mattotti esclusiva e popolare al tempo stesso che sento mia nonostante non me la ricordi direttamente prima di certo periodo.
Attraverso i suoi racconti, quelli di mio padre e quelli dei canturini che mi hanno dato l'opportunità di riprendere possesso di immagini e prospettive che avevo accantonato, ho ricostruito una via che negli anni ha subito cambiamenti ma che ha anche confermato essere importante per tutti ed amata.
Ringrazio i canturini dei gruppi Facebook "Sei di Cantù se..." e "Cantù in Foto".
Mi sono iscritta immediatamente ad entrambi e li seguo con entusiasmo e passione.
Gli abitanti della città di Cantù hanno permesso di rispolverare ricordi e aprire cassetti contenenti foto e dettagli che la memoria aveva accantonato.
E che altrimenti andrebbero persi!
E che bello che esista questa opportunità offerta dal Social Network più famoso del mondo, di ritrovare e riproporre e soprattutto condividere memorie più o meno recenti, di un vissuto cittadino che è valore aggiunto e motivo di orgoglio per noi e per la generazione che ci segue.
Sono mancata per moltissimi anni dalla mia città, ma ritornando ho sempre pensato a Via Matteotti e a quanto io abbia passeggiato per questa via! E mi sono sempre sentita "a casa" ripercorrendola.
Non sono nostalgica. Mi piace però fermare i ricordi. Ritrovarli ogni volta che ne sento il bisogno.
Osservarli. Analizzarli. Ri-viverli attraverso le parole di chi c'era.
Ritengo indispensabile poter accedere alla storia. Anche quella moderna. E renderla pubblica.
Per trovare le nostre origini. Per non perdere la strada.
E per poter andare avanti bisogna conoscere e ricordare e raccontare, e questo è proprio il caso di scriverlo, la strada percorsa!
Ieri ho chiesto nel gruppo di riunire e condividere nuovamente i ricordi!
Ed è stato veramente commovente vedere con quanto entusiasmo e partecipazione molte persone abbiano scritto e stiano raccontando.
Questa mattina mentre camminavo in Via Matteotti sorridevo e ripensavo ai miei anni da bambina quando in Piazza c'erano il Bennet e la Standa.
E mentre mamma faceva la spesa io correvo con papà in Via Matteotti. Non c'erano macchine.
Io me la ricordo sempre "isola pedonale".
E trovo questo un enorme privilegio. Ci porto le mie bambine con il monopattino o le bici.
E anche a piedi è bello vedere che giocano e corrono per la Via, mentre io curioso tra le vetrine o entro nei negozi per qualche commissione.
Rileggevo i vari commenti e ripensavo alle "vasche" del pomeriggio.
Quelle di me adolescente. Metà anni Ottanta.
Avanti e indietro per la Via.
Rifugiandoci nella pasticceria Colombo (che per Nonna rimaneva il Prutas!) e per le mie bimbe è Farina, a bere una cioccolata calda con la panna montata!
Via Matteotti era centro di vita sociale per tutti noi giovani di Cantù. E anche per gli anziani.
E chi è degli anni Settanta come me potrà confermarlo.
Il pub Le Colonne. La compagnia dei Portici. La via affollatissima.
Da veramente doverla percorrere "strusciando".
La domenica mattina dopo la messa non si poteva non fare un giro n Via Matteotti.
Il fermento ed il pulsare di questa via agli inizi e fino alla fine degli anni Novanta è stata incredibile.
Era l'ultimo decennio prima dell'arrivo dei Centri Commerciali che hanno in qualche modo cambiato il modo di vivere i centri storici.
Segno dei tempi. Ma anche di un'economia che non ha mai vissuto un periodo peggiore di quello degli ultimi anni.
Tutto ha sicuramente favorito a spostare e favorire altri luoghi, come punti di ritrovo.
Potremmo discutere se fosse meglio o peggio o cosa si potrebbe fare o non fare per restituire sfarzo e luce e vita a questa via. L'ho scritto prima.
Io credo che molto dipenderà dalle nostre scelte di vivere di più il centro, alla nostra preferenza di una vita più tranquilla in città. Meno spasmodica e industriale.
Con la possibilità di spostarsi senza auto. Girando a piedi o in bicicletta.
Ma anche da chi crederà all'adeguarsi al mercato.
Con un'offerta più flessibile. In armonia con la domanda.
Forse basterebbe adattarla e renderla accessibile alle esigenze del quotidiano degli abitanti di oggi, per poterla ri-animare.
Per far si che le persone si possano riavvicinare. E soprattutto permettere di ri-prendere vitalità.
E sfarzo. E attività. Per tutti.
Penso che la volontà e le possibilità ci siano per poter ricominciare a viverla.
E il primo passo è quello di non lamentarsi sempre di ciò che la città non offre.
Ma iniziare ad apprezzare le tante opportunità e le occasioni e i privilegi che invece ci offre.
E allora nel prossimo Mercoledì in mia compagnia, e se sarà necessario e vi farà piacere anche nel mercoledì successivo, ripercorreremo la nostra storica e preziosa Via Matteotti, scrigno di storie e di memorie.
Testimone di avvenimenti, di vita quotidiana, di baci ed abbracci.
E passeggiare per via Matteotti potrebbe tornare ad essere un Vizio.
Un'abitudine. Un appuntamento da non perdere. Una camminata che dopo le prime volte, diventa una piacevole abitudine.
E quando si dirà "ci si vede dopo", non bisognerà aggiungere altro.
Il luogo è la Via Matteotti. E la frequentano pensionati, giovani, studenti, famiglie.
E capiterà sempre e comunque di incrociare un volto amico.
Vorrei veramente tanto che per una volta potessimo davvero andare oltre alla polemica e alla facile critica ed arrivare diritti verso un'ipotetica passeggiata attraverso il tempo.
Ognuno con i ricordi che del proprio vissuto cittadino.
Con quelli che gli hanno riportato i nonni, gli zii, o i propri genitori.
Per far rivivere in questi giorni di festa una Via che ci ha dato e ci offre ancora moltissimo.
E che ha enormi potenzialità ancora da offrire a tutti i canturini e chi viene a trovarci.
Insomma, avremo l'occasione di passeggiare per Via Matteotti, ripercorrendo la storia.
Che è di Cantù. E che siamo noi. Tutti ed ognuno con la volontà di condivisone di un passato che non va dimenticato ma anzi, tramandato e di un presente che va vissuto, per poter raccontare!
E di cui andare orgogliosi!
Buona settimana, e ci vediamo mercoledì prossimo. In Via Matteotti!
Marina Montorfano
www.masme.it
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