M come Mi inebria il profumo delle torte fatte in casa. Io amo la cannella e la vaniglia. E un giorno si ed uno no preparo una torta. Spesso la solita. A cui tolgo od aggiungo ingredienti. Non sono una cuoca. E nemmeno aspiro ad esserlo. Mi piace mangiare. Meno cucinare. E non ho mai negato questo mio pregio. Ieri sera mi sono ritrovata con una montagna di banane. E invece della solita 7 vasetti ho rifatto il Banana Bread. Una torta poco dolce. Quasi un pane. Semplice. Veloce. E sana. 3 banane che schiacciate con una forchetta. Alle quali ho aggiunto poco più di mezzo bicchiere medio da acqua (150 grammi) di zucchero di canna. 6 cucchiai di olio (io uso quello extravergine di oliva). 2 uova (che ho sbattuto a mano per rendere omogenee). Un bicchiere medio da acqua quasi pieno (220 grammi) di farina autolievitante. Sale (il solito pizzico). Un cucchiaino di bicarbonato. E a mio piacere aggiungo noci o vaniglia o cannella. O niente. Mescolo. Anche a mano. In forno a 180 gradi. Una mezz'ora. E ottengo questo pane compatto. Che ha poco della torta. Che è perfetto per una colazione sana. E che va benissimo per riempire la casa di quel profumo dolce e che dona sicurezza che solo cuocendo impasti in forno si può ottenere. A volte routine e rituali aiutano a trovare certezze. E danno soddisfazioni. Piccole. Ma abbracciano il cuore. Avete un rituale che vi permette di rilassarvi e ritrovare serenità? Se mi mettessi a preparare impasti complicati o con cui ho poca confidenza mi perderei in pesi e misure. Quando mescolo i miei "vasetti" che abilmente oramai si riempiono e si svuotano da soli, come un automatismo, ho tempo per pensare. Per autoregolarmi. Per sperimentare. Per perdermi nei sapori e nei profumi. E pensare a chi amo. Buona giornata. #celapossofare #masme #bananabread
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